Con la nomina a Direttore del Centro Stile Lancia, l'Architetto Flavio Manzoni porta a compimento un sogno di gioventù: realizzare in chiave moderna una vettura che sia la degna erede della Fulvia Coupé, senza perdersi in rievocazioni leziose.
Il risultato è notevole, i primi bozzetti diffusi sapientemente in rete raccolgono subito l'entusiasmo degli appassionati della vettura originale e di amanti dell'auto, che in essi riscoprono l'orgoglio dello Stile Italiano.
Alla presentazione della vettura, avvenuta il 9 settembre 2003 al salone di Francoforte, molti giornalisti gridano al miracolo, infatti la vettura italiana riesce a far parlare di sé più di tante altri concept estremi realizzati dalla concorrenza.
Se si tiene conto che il progetto è nato in un periodo difficile per il marchio Lancia, coinvolto nella crisi di Fiat, e che molte delle scelte stilistiche sono state condizionate dalla base di partenza (l'ottima Fiat Barchetta), non si può negare la grande qualità del risultato.
Secondo la tradizione Lancia, si tratta di una vettura anticonvenzionale rispetto alla ipertrofica moda dilagante, essendo leggera, di piccole dimensioni, con un motore relativamente piccolo ma potente, esattamente come si operò nel 1966 per la Fulvia Coupé HF.
Purtroppo, nonostante il successo ottenuto, la Fulvia non è stata messa in produzione.
Flavio Manzoni, dopo un parentesi in Volkswagen, è Direttore del Centro Stile Ferrari.
Dati tecnici
Motore: 1742 cc con variatore di fase da 150 CV a 6400 giri-minuto, cambio manuale a 5 marce
Carrozzeria: in alluminio ribattuta a mano
Sospensioni: Indipendenti sulle 4 ruote
Dimensioni: lunghezza 3,95 m ; larghezza 1,64 m; peso 990 kg
Prestazioni: 220 km/h, 0-100 km/h in 8,7"