La Fulvia ha una carrozzeria monoscocca autoportante, innovazione introdotta da Lancia con la Lambda e sviluppata ulteriormente con Augusta e Aprilia.
Il pianale della Fulvia Berlina deriva da quello della Flavia Coupé. Entrambe hanno lo stesso passo di 2.480 mm, misura analoga a quella dell'Appia, vettura che la Fulvia era destinata a sostituire. La Flavia Coupé aveva dimostrato doti di maneggevolezza ed agilità superiori alla versione Berlina proprio per quei 170 mm di interasse in meno.
Per provare l’efficacia della soluzione adottata la Lancia accorciò il telaio di alcune Flavia Berlina all'altezza della portiera posteriore e, al posto del motore a cilindri contrapposti, montò il prototipo del motore Fulvia derivato dall'inclinazione a 45° del motore Appia. Il motore venne quindi posizionato longitudinalmente a sbalzo sull'asse anteriore inclinato sul lato sinistro. Sospensione anteriore, scatola guida, motore e cambio sono montati, per ragioni di rigidità torsionale, su uno speciale telaio in acciaio con componenti in lega leggera che reggono la sospensione anteriore.
Con l'introduzione della Fulvia 2C, si provvide a ridisegnare il modo in cui il telaio ausiliario è vincolato alla monoscocca per migliorare le prestazioni di sicurezza passiva. In questo modo, gli attacchi del telaio ausiliario scaricano le forze d'urto verso i longheroni sottoporta.
Per incrementare l'agilità delle le versioni sportive, Coupé, Sport e HF, il passo venne ulteriormente accorciato a 2.330 mm.
Con l'introduzione della Berlina seconda serie il passo venne incrementato di 20 mm per migliorare l'abitabilità interna.