La Fulvia Coupé fu il modello che ottenne maggior successo. Infatti venne prodotto senza interruzione per più di dieci anni. La carrozzeria venne disegnata dallo stilista Piero Castagnero e dall'ingegnere strutturale Aldo Castagno.
I progettisti dovettero commisurare il loro progetto di un'auto sportiva a rigidi vincoli tecnici: l'utilizzo del pianale e del motore Fulvia, una lunghezza massima di 4.000 mm, 900 kg di peso ed una configurazione 2+2 posti dell'abitacolo per trasportare piccole famiglie.
La Coupé fu la prima vettura italiana il cui progetto rispondeva a severe regole sulla sicurezza dei passeggeri.
Il risultato del loro lavoro fu una gradevole vettura dalle forme compatte che, ricordando in qualche modo gli splendidi motoscafi Riva, ottenne un immediato successo di vendita nonostante l'elevato prezzo al pubblico.
La carreggiata anteriore è di 1.300 mm, quella posteriore è di 1.280 mm, il passo è di 2.330 mm, accorciato di 150 mm rispetto alla berlina.
Per raggiungere l'obiettivo del peso contenuto a partire dalla versione Rallye 1,3 vennero utilizzati le portiere, il cofano e il baule in alluminio.
L'evoluzione di questa automobile fu guidata dalle esigenze agonistiche. Ottenere successo nei Campionati Rally era uno degli obiettivi primari della Direzione della Lancia, cosicché nonostante le difficili condizioni finanziarie, Il Reparto Corse ottenne la possibilità di sviluppare la vettura.
La produzione di serie beneficiò largamente dell'innovazione tecnica derivata dalle gare, infatti la seconda serie fu dotata di cambio a 5 marce, un sistema frenante più efficiente (SuperDuplex) e un impianto elettrico più affidabile con alternatore e fari alogeni.
Purtroppo per ragioni di costo tutte le parti in alluminio della carrozzeria furono sostituite con altrettante in acciaio e venne adottata una nuova calandra più semplice.
Nel 1972 venne introdotta la versione celebrativa della vittoria al Rally Montecarlo, con colori specifici e livrea bicolore, allestimento sportivo con selleria in TVE nero, parafanghi allargati e priva di paraurti.
A fine 1973 Lancia la Fulvia Coupé 1,3 S ricevette un aggiornamento estetico e tecnologico denominato Fulvia Coupé 3.
Nel 1975 venne introdotta la versione di fine produzione Safari, con allestimenti semplificati, con selleria in Denim a due tonalità e similpelle.
La Fulvia Coupé è una delle automobili più amate in Italia.
Modello | Velocità (km/h) | Consumi (lt/100) | Peso (kg) | Dimensioni (Lung/Larg/Alt) | Pneumatici e Cerchioni |
Coupé | 160 | 9 | 950 | 3975 / 1555 / 1300 | 145R14 - 4,5J14 |
Rallye 1,3 | 167 | 9,1 | 925 | 3975 / 1555 / 1300 | 145R14 - 4,5J14 |
Rallye 1,3 S | 173 | 8,9 | 930 | 3975 / 1555 / 1300 | 145R14 - 4,5J14 |
Coupé 1,3 S Seconda serie | 170 | 8,9 | 970 | 3975 / 1555 / 1320 | 165R14 - 4,5J14 |
Montecarlo / Safari | 170 | 8,9 | 955 | 3935 / 1555 / 1320 | 165SR14 - 4,5J14 |
Dettagli di produzione
Modello | Tipo | Periodo | Primo telaio | Motore | Cambio | Produzione |
Coupé | 818.130/131 | 1965-1969 | 1001 | 818.130 818.202 | 818.130 | 20.436 |
Monta il motore 1216 fino al 1967 quando verrà sostituito dal 1231. La plancia sui primi esemplari è in legno, mentre su quelli successivi è in plastica impiallacciato. Lo scudetto Lancia sulla calandra ha 5 attacchi per la bandiera. Le ruote sono prive di corniere. Le parti mobili sono in acciaio. Monta un impianto frenante Dunlop | ||||||
Rallye 1.3 | 818.330/331 | 1967-1969 | 1001 | 818.302 | 818.330 | 17.850 |
Monta il motore 1298 da 87 CV, i cerchioni hanno le corniere, si distingue dal moldello precedente per la scritta Rallye 1,3 sul lato sinistro dello specchio di coda. Le parti mobili sono in Peralluman | ||||||
Rallye 1.3 S | 818.360/361 | 1968-1970 | 1001 | 818.303 | 818.330 | 16.827 |
Monta il motore 1298 da 93,2 CV con radiatore olio, i cerchioni hanno le corniere e le coppe con il fregio Lancia in rilievo, si distingue dal modello precedente per la scritta Rallye 1,3 s sul lato sinistro dello specchio di coda, per il fregio sulla griglia del radiatore e lo specchietto montato sul parafango lato guida. Le parti mobili, tranne che negli ultimi esemplari del 1970, sono in Peralluman e le porte hanno i deflettori. I freni hanno il servofreno | ||||||
Coupé 1.3 S | 818.630/631 | 1970-1971 | 1001 | 818.303 | 818.630 | |
Oggetto di una profonda revisione stilistica della parte anteriore adotta una nuova griglia a sviluppo orizzontale. Le scritte sullo specchio di coda caratteri maiuscoli attraversati da una barretta. I fari sono allo jodio. Mantiene l'avantreno con I bracci superiori tubolari. Lo scudetto Lancia sulla calandra ha 3 attacchi per la bandiera. Lo specchio retrovisore esterno è posizionato sulla portiera lato guida. Il motore perde il radiatore olio e la potenza scende a 90 CV. Lo sterzo è collassabile. L'impianto frenante é Girling con servofreno. Il volante è collassabile. La plancia è in plastica impiallacciata. La calandra è in plastica cromata, come la piccola griglia sul cofano. Alcune di queste vetture hanno cofani e porte in alluminio | ||||||
Coupé 1.3 S | 818.630/631 | 1971-1973 | 11.276 | 818.303 | 818.630 | Insieme alla versione precedente sono 45.754 |
Adotta l'avantreno con bracci superiori stampati e le scritte sullo specchio di coda sono contenute in un lingottino. Sono evidenti I primi interventi per la riduzione dei costi come la sparizione dell'impiallicciatura in legno del fregio cruscotto. | ||||||
1.3 S Montecarlo | 818.630/631 | 1972-1973 | Incluse nelle 1.3 S | 818.303 | 818.630, 818.612 | 4.440 |
Versione commemorativa per la vittoria del Montecarlo 1972, con motore 1,3s, monta volante a tre razze, i sedili della Fanalino Lusso, ha una carrozzeria con parafanghi allargati simile, ma non uguale a quella delle 1600 HF, mancano i paraurti, i deflettori e le luci sulle portiere. Lo specchietto retrovisore esterno è montato sul parafango anteriore lato guida. I cofani sono verniciati in nero opaco ed i colori disponibili sono rosso corsa Italia, azzurro Francia, giallo Olanda e verde Gran Bretagna. Monta una coppia di fari fendinebbia rettangolari dal design specifico. Trattandosi di un modello diverso dalla Fanalino, è probabile che si fosse ipotizzato un campionato monomarca, successivamente mai attuato. È disponibile con rapporto al ponte più corto rispetto alla Coupé normale (il raporto al ponte della Berlina 818612) e con accensione elettronica Magneti Marelli | ||||||
Coupé "3" | 818.630/631 | 1973-1976 | 51.156 | 818.303 | 818.630 | 28.763 |
Adotta le cinture di sicurezza anteriori di serie, il lunotto con sbrinatore, nuovi sedili con poggiatesta, il volante in schiumato, la moquette interna ed il pomello del cambio in legno. I parafanghi anteriori sono fissati in modo meno rifinito. Cambia la coppa dell'olio, più capiente. Cambiano le scritte sullo specchio di coda e la calandra e le cornici dei fari diventano nero opaco, mentre la griglia sul cofano rimane cromata. | ||||||
"3" Montecarlo | 818.630/631 | 1973-1976 | Incluse nelle "3" | 818.303 | 818.630, 818.612 | 2.529 |
Analoga alla precedente Montecarlo, adotta calandra e scritte della Fulvia 3, è disponibile come optional l'accensione elettronica ed il retronebbia posteriore. | ||||||
"3" Safari | 818.630/631 | 1974-1976 | Incluse nelle "3" | 818.303 | 818.630 | 900 |
Versione commemorativa per la partecipazione al Safari Rally. E' la Fulvia che ha maggiormente patito l'impoverimento delle dotazioni: mascherine faro, calandra, griglia cofano, tergicristalli, specchietto in nero opaco, sedili in similpelle e denim, senza cinture di sicurezza, paraurti mancanti, portiere senza deflettore e luce di segnalazione, l'orologio è stato sostituito da una targhetta numerata. Disponibile in un numero limitato di colori |